In caso di idrocefalo malassorbitivo, presso il nostro centro il posizionamento dello shunt ventricolo-peritoneale è controllato con l’endoscopio. In questo modo, durante la puntura ventricolare navigazione-assistita, la posizione ottimale del catetere centrale è monitorata con il cosiddetto “Shuntskop” millimetrale. Il catetere periferico è inserito nella cavità addominale sotto controllo laparoscopico (laparoscopia). Così non è necessaria un’apertura addominale più larga (laparotomia) e lo stress chirurgico è significativamente inferiore. L’assistenza endoscopica garantisce in questo senso una posizione ottimale dello shunt e il controllo sicuro della sua funzione.

In caso di idrocefalo ostruttivo si esegue la cosiddetta ventricolocisternostomia. In questo contesto, si apre il pavimento del terzo ventricolo sotto visione endoscopica, per formare un circuito di bypass per il liquor nel sistema del liquido cerebrospinale. L’endoscopio viene inserito attraverso un foro trapanato negli spazi del liquido cerebrospinale, il punto di ingresso ottimale e la traiettoria sono definiti con l’ausilio del dispositivo di navigazione. Dal momento che i ventricoli sono pieni di liquido cerebrospinale trasparente, si ottiene una buona visione delle strutture anatomiche degli spazi.

In rari casi, in presenza di una chiusura membranosa, in vista endoscopica si può aprire e ampliare anche l’acquedotto. A causa dei costi tecnici maggiori e dei rischi più elevati, questa cosiddetta acquedottoplastica si effettua solo quando non è possibile la ventricolocisternostomia per motivi di caratteristiche anatomiche.